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05 11 2013 | San Marino | Varano, Provincia parte civile: Upr chiama in causa il governo

Martedì, 05 Novembre 2013

tortora-scuroSan Marino | Varano, Provincia parte civile: Upr chiama in causa il governo

 

Procedimento Varano. L’Upr (Unione per la Repubblica) non ha preso molto bene la notizia dell’ammissione, “da parte della Procura della Repubblica di Forli', della Provincia di Rimini nel processo legato a vicende riguardanti il sistema economico sammarinese”, fatto che, sostiene il partito del Titano “non può lasciare la politica indifferente”. Secondo Upr “questo fatto stride palesemente se riferito al costante impegno della Repubblica in un’ottica collaborazione con le realtà istituzionali limitrofe”.

 
Tra gli esempi citati nella nota Aeradria, Pio Manzu', Meeting, Moto GP “e l'oneroso impegno economico per la realizzazione di strada "Fondovalle" rappresentano la prova provata di quanto San Marino abbia, infatti, scommesso su tale rapporto”. Per di più, “di fronte alle evoluzioni giudiziarie della vicenda Aeradria questa desta una certa curiosità. Vicenda che vede, tra i tanti attori, al centro la Provincia ed il Comune di Rimini ed anche Repubblica di San Marino in qualità di socio”.


Fanno notare dall’Unione che “San Marino ed il circondario, in questi anni, hanno viaggiato sinergicamente. Ci sono stati purtroppo episodi negativi, da non rimuovere con la memoria, ma il quadro globale non deve essere demonizzato. L'esempio dei frontalieri è, in tal senso, uno degli elementi più riconoscibili. Non a caso per anni si è elogiato il "mercato del lavoro" sammarinese capace di offrire occupazione a cittadini italiani provenienti dal pesarese fino all'alta Romagna. Tutto questo nonostante i ritardi e i continui dilazionamenti di tempo sugli accordi bilaterali. Ritardi e dilazionamenti che hanno pesato e pesano anche sui frontalieri e sul territorio limitrofo alla Repubblica. Rispetto a questo scenario, segnato da una mancanza di certezze sulla fuoriuscita del nostro Stato dalla black list, il governo deve reagire. La politica estera, da sempre motore di sviluppo principale, deve mostrare un minimo sussulto. Ma per farlo dimostri di esserci. Le buone maniere, in diplomazia, non sempre bastano ma devono essere anche accompagnate da risolutezza. Specialmente quando si hanno più ragioni dalla propria parte”.